E' un lavoro che sto' facendo in questi giorni sulla vicenda di vermicino, mi interessa l'evento dal suo punto di vista mediatico. Nel 1981 non ero ancora di questo mondo quindi chiunque volesse dirmi qualcosa su quella vicenda e' ringraziato in anticipo.
Fu il primo vero evento mediatico,secondo anche allo sbarco sulla luna.Credo che gli italiani che non fossero davanti allo schermo, giorno e notte erano veramente pochissimi.Poi se vuoi ti racconto i danni di quell'evento sugli italiani, in particolare su bambini e genitori.Se ti interessa quando ho un pò di tempo,scrivo. fammi sapere cosa ti interessa in particolare.Ciao
RispondiEliminaUna vicenda terribile.Praticamente tutta l'italia davanti allo schermo a seguire gli innumerevoli tentativi per salvare il piccolo. Ricordo che la mattina dopo la moglie di un collega, in preda a una crisi isterica, sfogò la sua ansia arrivando a picchiarlo,perchè a suo giudizio colpevole di non essere abbastanza attento al proprio figlio. Sono passati tanti anni ma ancora oggi provo sensazioni molto forti al ricordo, è come se fossimo stati tutti lì accucciati al bordo di quel buco ...
RispondiEliminam.t.
La raffigurazione che tu fai con il disegno fa capire come oggi sarebbe impensabile una approsimazione comne quella che prevalse in quella situaione.La persona che tu disegni all'interno di un cestello e ben imbragata non è mai esistita nella realtà. I vari tentativi furono gestiti alla carlona, con salvatori improvvisati: nani,persone magrissime ecc ecc ma senza la ben che minima preparazione. I mezzi di salvataggio furono funi, carrucole e niente più.Si legava uno e lo si faceva scendere in questo buco di non più di 30 cm e lo si calava per 60 mt e più nella speranza di vederlo tornare su con il bambino.Gli unici veramente preparati furono alcuni speleologi che vennero usati in prima istanza ma immediatamente allontanati senza un motivo reale.Ecco proprio la mancanza di qualunque piano per il recupero ha fatto la vicenda Vermicino una vicenda dal così alto ritorno mediatico.Ogni persona davanti alla tv aveva la sua idea e parteggiava per essa, perorandola in casa e con gli amici.Alla fine si può anche dire che Alfredino mediaticamente non è mai esistito, ma solo il modo per recuperare e riportare alla luce " il nocciolo del contendere" era la cosa che focalizzava l'interesse;tanto è vero che dalla morte del bambino e il recupero del corpo passarono 28 giorni nel disinteresse generale.Ecco se io dovessi raffiguare Vermicino lo raffigurerei come un immenso colosseo con sugli spalti gli spettatori, sull'arena nella mischia i soccoritori e la vittima e tutti guardavano l'imperatore(la tv) in attesa del segno con il pollice. E' inutile dirti che tutti i canali presenti allora, focalizzarono la loro attenzione sull'evento, cancellando qualunque tipo di palinsensto con una diretta non-stop che durò quanto durò la vita del bambino in quel buco. L'arrivo di Pertini nobilitò l'evento, fu quasi una specie di bypass per mettere a tacere chi invece non gradiva questo accanimento mediatico,furono spesi kg di inchiostro per recuperare una identità nazionale,senza rendersi conto da parte dello spettatore che non si riusciva a recuperare neanche il corpo di un bambino.
RispondiEliminaSarebbe interessante analizzare cosa lasciò in noi quella vicenda, anonimo qua sopra ne fa un accenno,ma la situazione si rivelò più grave.
La diretta televisiva non risparmiò i bambini i quali vedevano in questa storia il crollo delle loro sicurezze,ogni bambino sa che per quanto lui possa combinare, qualunque casino lui si butti poi arrivano mamma e papà a risolvere tutto ma da questa vicenda questa sicurezza primordiale quasi animalesca ne usciva distrutta e i bambini ne restarono traumatizzati.Credo che esistano dati statistici e ricerche su questo argomento.D'altro canto anche gli adulti subirono effetti devastanti, perchè per un genitore o parente non esiste nulla di più terribile dell'impotenza davanti alla morte di un bambino, allora nel momento in cui ti rendi conto che puoi essere impotente, scatta il meccanismo della prevenzione,che se esasperata può arrivare ad eccessi assurdi.Tipo limitare drasticamente la libertà di movimento, o l'accusare l'altro di negligenza e infine nel vedere in qualunque cosa un pericolo. Chi in quegli anni andando in un posto sconosciuto non lo ha scandagliato preventivamente nei minimi particolari?
Questi sono alcuni accenni, che spero ti possano essere utili.
Sull'aspetto prettamente mediatico scriverò a breve. Ciao